giovedì 12 aprile 2018

IO E I MIEI DISCHI: Davide Straccione (Zippo/Shores of Null)


Torna con un nuovo appuntamento la nostra rubrica dedicata al rapporto tra i musicisti della nostra scena underground e la loro collezione di dischi: ospite quest'oggi Davide Straccione, voce dei grandissimi Zippo e Shores of Null.

1. Il primo disco che hai comprato 
Credo sia stato “Antichrist Superstar” di Marilyn Manson, infilato nel carrello di mia madre mentre faceva la spesa al supermercato. Poco prima forse “Metallo Non Metallo” dei Bluvertigo.

2. L’ultimo disco che hai comprato 
“8” degli Ufomammut.

3. Il disco che ha cambiato la tua vita 
Ce ne sono tanti e per tanti motivi differenti, sicuramente i dischi nella prima risposta hanno giocato un ruolo fondamentale, poi sicuramente “The Number Of The Beast” degli Iron Maiden. C’è una band però di cui non parla più nessuno, che credo più di ogni altra io abbia sentito mia negli anni della mia formazione musicale: i Sentenced. Comprai “Crimson” dal mio negozio di fiducia nel 2000 e da lì mi si aprì un mondo.

4. Il disco che ti vergogni di possedere 
Praticamente nessuno. In tanti rinnegano gli ascolti adolescenziali etichettandoli come errori di percorso, io penso che tutta la musica che ho ascoltato in passato mi abbia reso ciò che sono oggi, che sia un disco power metal o un demo di qualche gruppo black metal locale registrato male, non me la sento di separarmene. Oltre a questo aggiungerei tutti quei dischi brutti che spesso compro per cazzeggio dai rigattieri, non ho davvero limiti.

5. Il disco con la copertina che preferisci 
Domanda difficilissima, sono convinto ci siano artwork migliori oggi rispetto al passato, ho notato che in questo preciso momento storico la qualità e la cura degli artwork è mediamente più elevata, anche moltissime band underground vengono fuori con degli artwork pazzeschi. Così al volo mi viene in mente “One Second” dei Paradise Lost, ma potrei cambiare idea tra un minuto.

6. Il disco che hai sempre sognato di avere 
Non sono un patito delle prime stampe e delle edizioni ultra limitate, anzi sono un poveraccio che compra spesso di seconda mano o a distanza di qualche anno dall’uscita quando i prezzi sono scesi sensibilmente. Quindi non c’è un titolo a cui ambisco particolarmente, soprattutto ora che la musica può essere fruita in qualsiasi modo. In ogni caso, quando ho modo di acquistare un supporto fisico sono sempre felice come da ragazzino.

7. Quanto è grande la tua collezione? 
La maggior parte dei miei dischi è a casa dei miei perché dove vivo ora non ho spazio. L’ultima volta che li ho contati i CD superavano i 600 e i vinili non arrivavano ad un centinaio. In compenso ho circa 300 t-shirt di band.

8. Che ordine segui (se è ordinata)? 
Ordine alfabetico, tranne per gli ultimi arrivi che solitamente passano diversi mesi appoggiati su qualche scaffale prima di essere catalogati. Voi ad esempio i nomi che iniziano con “THE” li mettete alla T o all’iniziale della parola successiva?

9. CD o vinile? 
Per il momento ancora CD. È il formato con cui sono cresciuto, quello che ho sempre acquistato, quello più comodo e quello più economico, ma in realtà non preferisco né l’uno né l’altro. Negli ultimi anni tuttavia ho iniziato a comprare alcuni vinili, in futuro chissà, vediamo un po’ come si evolveranno i supporti musicali.
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