venerdì 9 febbraio 2018

LONG DISTANCE CALLING: Boundless (Review)

POST-ROCK
Sono tornati. E non mi riferisco al semplice atto di rilasciare un nuovo disco (i Long Distance Calling sotto questo punto di vista sono anche abbastanza prolifici, visto che le loro uscite sono sempre intervallate da circa 2-3 anni), ma alla qualità stessa del loro lavoro. Dopo due album abbastanza sotto tono, il gruppo tedesco è salito di nuovo in cattedra per dimostrare di poter essere uno dei gruppi di punta del movimento post-rock europeo. Innanzitutto, la musica è tornata strumentale. In più, le influenze progressive e alternative rock presenti in “The Flood Inside” ma particolarmente in “Trips” sono diventate di nuovo un semplice contorno della matrice più squisitamente post che ha caratterizzato i primi lavori dei Long Distance Calling.
Alcuni potrebbero affermare che i tedeschi siano “senza palle” nel non voler continuare nel percorso che avevano iniziato con il lavoro del 2013, e non si potrebbe dar loro torto, anche se si tratterebbe di una affermazione molto semplicistica. Il disco, infatti, incorpora quelle influenze e le plasma creando un ottimo mix di sonorità. E finchè la qualità della release è aumentata così tanto, ce ne possiamo sbattere altamente e goderci il nuovo “Boundless” come si deve. Si tratta di 8 tracce che riprendono molto ciò che il gruppo ha lasciato con il self-titled e principalmente in “Avoid the Light”, a mio parere il loro lavoro più riuscito. Già i singoli lasciavano intendere un ritorno a quelle sonorità, infatti la prima traccia “Out There”, che è uno dei pezzi rilasciati in anticipo, è un perfetto esempio di ciò che ci aspetterà. Riverberi, emozioni, melodie e distorsioni che si uniscono perfettamente dando al lavoro una scorrevolezza fuori dal comune. “On the Verge” è probabilmente è il pezzo che più è vicino ai due ultimi dischi, rimanendo comunque interessante e garantendo una freschezza nell’ascolto che per questo genere è parecchio importante.
Attenzione: non c’è nulla di nuovo in questa release, si tratta del post-rock/metal che sta spopolando da oramai qualche anno, ma è fatto dannatamente bene. I Long Distance Calling sono tornati con un lavoro degno del loro nome, finalmente.

TRACKLIST:
  1. Out There
  2. Ascending
  3. In the Clouds
  4. Like a River
  5. The Far Side
  6. On the Verge
  7. Weightless
  8. Skydivers
INFO:
ANNO: 2018
LABEL: Inside Out Music
WEB: Website

LONG DISTANCE CALLING - OUT THERE

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