lunedì 10 luglio 2017

ULVER: Labirinto della Masone 03/06/2017 (Live Report)

GARM
Non ero mai stato al Labirinto della Masone (il più grande labirinto al mondo), un posto incantato che si trova nei pressi di Parma (località Fontanellato), un posto in cui il tempo sembra essersi fermato, in cui confluiscono non solo i richiami  musicali, ma anche quelli artistici a 360gradi visto che il Labirinto ospita una collezione d'arte, una biblioteca ed è la sede della casa editrice di Franco Maria Ricci. Se poi ti permettono, come in questo caso, di fartelo visitare di notte, con poche torce e la luna a guidarti in un’escursione unica nel suo genere, allora potrai raccontare di aver assistito a qualcosa di magico. 
La passeggiata notturna ci  porta all’altezza della piramide posta dietro al palco dal quale suonerà la band. La piramide è una cappella che sancisce il legame che c’era in tempi antichi fra i Labirinti e la fede, sacro e profano si incontrano e si scontrano innalzando il livello sensoriale ai massimi livelli.
Non poteva esserci luogo più bello per accogliere una band altrettanto unica come gli Ulver. I norvegesi d'altronde sono una di quelle band talmente amate in ambito underground che la maggior parte dei fans della prima ora (quelli che li idolatravano come band Black Metal) sono ancora tutti presenti (o quasi), nonostante l'evoluzione incessante che li ha portati ad essere oggi una band di colto Synth Pop, oscuro, malinconico e dalle tinte gotiche.


LA TRACKLIST DEL LIVE
Posto proprio ai piedi della piramide, come vi dicevo poc’anzi, il palco si erge remissivo, quasi intimidito dalla grandezza che lo circonda. Ad accompagnare i Lupi norvegesi ci pensa l'isolazionismo sonoro di Stian Westerhus che viene accolto timidamente dal pubblico delle grandi occasioni presente in massa al Labirinto. Un’esibizione breve e scarna, un antipasto che scalda i motori per gli Ulver, mattatori incontrastati, band unica, enorme, che ci regala una prova sontuosa ed elegante, pregna di uno spessore emotivo straniante. Reduci dallo straordinario The Assassination of Julius Caesar, i nostri ci ripropongono per intero il disco al cospetto di una splendida luna che sembra essersi affacciata in quello spicchio di paradiso per assistere alla prova di Garm e soci. Le canzoni si susseguono con audacia, legate le une alle altre da un invisibile filo rosso che abbraccia tutte le anime presenti portandole alla divinazione dei sensi. Gli Ulver continuano ad essere un’anomalia all’interno del panorama Metal, un’anomalia che accomuna fans delle più disparate estrazioni musicali che alla fine se ne vanno soddisfatti e appagati, consapevoli di aver assistito ancora una volta alla magia dei Lupi norvegesi. 
Un ringraziamento speciale va ad Orsola, dell'ufficio stampa del Labirinto della Masone. 



Video live a cura di: Rumore Magazine

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