martedì 5 gennaio 2016

MY HOME ON TREES: How I Reached Home (Review)

STONER ROCK
Dopo quasi quattro anni di attività, i My Home On Trees esordiscono con il loro primo LP marchiato Heavy Psych Sounds.
Il sound dei meneghini appare subito estremamente diretto e senza fronzoli: le chitarre sono potenti e fuzzose, perfettamente inserite nel contesto. La sessione ritmica non si perde in inutili virtuosismi e contribuisce in modo molto efficace a creare uno spessissimo muro di suono.
Quando ci si sta per creare l’illusione di avere nelle orecchie il solito prodotto stoner rock, ecco che la band interviene con il suo gusto personale, regalandoci graziosi intermezzi in cui le chitarre modulate spezzano la ripetitività del riffing ed avvicinano il prodotto ad un contesto più psichedelico. Delizioso anche il suono di chitarra durante il solo di Winter, traccia di apertura, che vanta la collaborazione di Steve Moss dei Midnight Ghost Train.
Nonostante la parte strumentale decisamente d’impatto, il punto di forza dei My Home On Trees è la voce femminile: il timbro di Laura Mancini ha potenza e carattere, si erge prepotentemente sopra il muro di suono delle parti più potenti, per poi librarsi con leggiadria nelle parti più soft e bluesy.
Nel sound di How I Reached Home non mancano certo i riferimenti a band come Kyuss o Goatsnake, ma tutti gli ingredienti sono miscelati in modo da rendere l’intero prodotto facile da ascoltare, senza necessariamente cadere nel rievocativo. In Arrow c’è addirittura il tempo per sfociare in un contesto quasi punk rock dell’east coast. Da sottolineare anche il sottile legame con le sonorità più vintage e psichedeliche: a dispetto del sound compatto e grezzo, il riffing di I Forgot Everyting sembra più legato al sound degli anni 60, mentre con Resume la band abbandona per un momento il fuzz per concentrarsi su un motivo più acido e blueseggiante, grazie anche al contributo di una leggerissima armonica che fa da tappeto, una vera perla.
Con How I Reached Home la band milanese si conferma il proprio spazio all’interno di una scena in cui è sempre problematico trovare il giusto compromesso tra la creatività ed i canoni del genere. Non c’è nulla di stravagante, sia nelle scelte sonore che nella composizione, ma l’album è ricco e godibilissimo, raccomandato a tutti, anche a coloro che si stanno avvicinando ad un genere in cui spesso, almeno in Italia, è difficile trovare proposte davvero accattivanti.


TRACKLIST

  1. Winter
  2. I Forgot Everything
  3. Don't Panic
  4. War Of The Worlds
  5. Arrow
  6. Resume
  7. My Home On Trees


INFO
Anno: 2015
Label: Heavy Psych Sounds
Web: Facebook

Winter - Official Videoclip

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