giovedì 28 maggio 2015

ZU : Fra l'uomo e l'apocalisse



Ho faticato a scrivere questa intervista, non perchè la band non fosse disponibile, anzi, sono gentilissimi. Il problema principale era l'idea di intervistare la mia band preferita, quella che ha plasmato un bel tot del mio immaginario musicale e tutto ciò mi metteva un po' di ansia.
Poi, ho riascoltato per l'ennesima volta "Cortar Todo" e mi sono deciso a scriverla.
Ora basta con le smancerie e leggetevi l'intervista agli Zu (nella persona di Massimo Pupillo che ringrazio tantissimo).

     Ciao ZU! Un grande saluto da parte da tutta la redazione di Dommabbestia, come state?

Molto bene grazie. Appena finito il primo pezzo di tour e siamo contenti di come sta andando. Ora ti rispondo da Trondheim in Norvegia dove sono venuto a registrare del materiale nuovo.

     L'uscita di Jacopo  e l'arrivo,  dietro le pelli, di Gabe. Come sta andando l'esperienza con la nuova line-up?

È tutto completamente diverso ma il cambiamento è l unica costante della vita no? Quindi è anche tutto nuovo e fresco. Siamo come una nuova band ma con un sacco di esperienza sul groppone :-)

     Goodnight civilization, Lefthand path e Cortar todo, potremmo definirla "la trilogia dell'apocalisse".  Dove e come nasce questo nuovo percorso per gli Zu?

Abbiamo semplicemente deciso di essere più espliciti di prima , sia nei temi che nella musica. In un certo senso viviamo dentro l'apocalisse, se leggi o osservi cosa stiamo facendo al pianeta è piuttosto chiaro. Quello che ci interessa è come questo si riflette dentro la nostra coscienza e come possiamo reagire come persone. Come restare umani dentro tutto questo. Quanta energia serve per farlo.

     Parlateci di Cortar Todo, come é nato?

È nato in studio vicino Bologna , in campagna, in un mese circa tra prove e registrazioni. I temi erano chiari, i suoni erano chiari, era come avere in mente una sceneggiatura , dovevamo solo girare le scene.


     Ho sentito che il disco l'avete partorito con l'aiuto di uno sciamano, Raccontateci di più!




Non è esattamente così. Io e Luca abbiamo passato lunghi periodi in un villaggio amazzonico e abbiamo lavorato con dei curanderi tradizionali. Da li si sono chiarite moltissimo le cose sia a livello personale che poi musicale, quindi, forse si, hai ragione, il disco è stato partorito anche grazie all aiuto di uno sciamano.

     La prima parte del tour si é conclusa, come é andata?

Mi sembra bene. Il live è molto solido .stiamo avendo molti riscontri positivi anche da chi all inizio era scettico sul cambio di formazione. Ci divertiamo. Sudiamo come matti.

     Nel nuovo disco si sente il ritorno degli Zu ad uno spirito meno metal, ma molto più sperimentale. Le mie orecchie mi hanno mentito o é giusta la mia osservazione?

Non so come risponderti. Non sono cose che decidiamo, tipo questo disco sarà più metal o più sperimentale..Non ragioniamo come i gruppi che leggi su metal hammer :-) (NdA Non leggo metal hammer ) Credo che dentro di noi ci siano troppe influenze diverse perche possiamo pensare di rientrare in un solo stile.

     Ultima domanda : consigli per gli ascolti. Cosa consigliereste di ascoltare ai lettori di Dommabbestia?


      Grazie mille per l'intervista ragazzi, non vediamo l'ora di vedervi dal vivo al più presto!



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