domenica 30 novembre 2014

TEMPLE OF DUST: Capricorn (Review)

STONER - PSYCHEDELIC 
La Brianza è un luogo strano, pieno di industrie, dai paseaggi distopici e offuscati dalla nebbia, vicino a Milano ma allo stesso tempo piuttosto differente dal capoluogo Lombardo, una dimensione a parte per farla breve. Un pò come la band in questione, ovvero i Temple Of Dust.
Questo masiccio trio nuovo di zecca ha le sue radici a Monza, formatosi nell'autunno del 2013. Al basso/voce troviamo Miky, dietro le pelli Beppe ed alla chitarra Mr.Diniz e tutti quanti portano avanti in parallelo altre realtà musicali.
Accompagnato da un buon numero di live in varie cittadine del nord Italia, nell'estate di quest'anno è uscito il loro debut album dal titolo "Capricorn".
I 5 brani che compongono questo lavoro sono deviatamente equilibrati tra di loro, uso questo termine per fermare l'essenza puramente ribelle ed anarchica di "Capricorn".
Le sonorità sono vaste e dilatate, si marmorizzano durante l'ascolto ritmiche stoner/sludge che offrono un immaginario losco dai bassi e dalle basi grondanti di nera pece a raffinati assoli dai panorami estasiatici, giri di corde pieni di lucente psichedelia a cui però non manca mai un'eco gelido. Il risultato è un'esperimento chimico che da alla luce un affascinante e misterioso essere ibrido.
E' materiale che scotta e vive di vita propria, colpisce una linea vocale ricca di aggressività e dalle orme growl la quale risale ruggente nel bel mezzo di strani immaginari mistici riverberi che arrivano dai bassifondi come fosse la comparsa improvvisa e sporadica di un animale randagio.
Il vero concentrato di "Capricorn" è per lo più strumentale e può bastare anche così, ricolma e scombussola ad ogni brano, allo scorrere di ogni minuto s' impregna lentamente e ti rimane in testa.
L'innesto dei vari background sonori che viaggiano sullo stesso binario funziona diabolicamente bene. Per concludere, questo è un debut album da prendere ed assaporare per intero, brano per brano, in tutta la sua pesantezza scura ed alchemica, prendendosi volentieri anche il rischio di rimanerci sotto.



TRACKLIST: 

1. Capricorn
2. Temple of Dust
3. Szandor
4. White Owl
5. Goliath



INFO:
ANNO: 2014
LABEL: DIHO
WEB: Official Bandcamp / Facebook


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